MESSAGGI PRESIDENTE E ASSISTENTE SPIRITUALE


 

 

                

DAL SILENZIO DEL SABATO SANTO ALLA GRANDE GIOIA DELLA RISURREZIONE

 

Per gustare ed assaporare ancora di più la gioia della risurrezione di Gesù, è necessario meditare sul sabato santo, il giorno del grande silenzio, dell’attesa.

In quel giorno tutto tace dagli inferi, alle sfere celesti. Gli angeli dopo aver guardato attoniti il supplizio della croce, stanno in silenzio ancora increduli su come Dio Padre abbia potuto far crocifiggere il proprio figlio.

Negli inferi regna un grande silenzio il demonio è stato sconfitto ed è senza parole davanti a un Dio che per amore delle sue creature, non ha esitato di accettare di pagare con il sangue innocente del suo Unigenito il riscatto di esse.

Anche la madre tace, trapassata nell’anima dalla spada, come le predisse il vecchio Simeone al Tempio, ma grazie alla fede spera che le parole dette da Lui si avverino e presto lo possa rivedere glorioso.

I discepoli timorosi di essere presi dai giudei, chiusi in casa, pensando a che ne sarà di loro che hanno lasciato tutto per seguire il Maestro e ora schiacciati dalla tristezza ricordano i tre anni passati con Lui e come nel momento della prova sono stati solo capaci di fuggire abbandonandolo.

Le donne con le lacrime agli occhi, preparano le erbe e gli oli per cospargere il corpo del Maestro il giorno dopo il sabato.

Anche i soldati che fanno la guardia al sepolcro se ne stanno lì, senza parole, pensando all’assurdità di dover far la guardia ad un morto.

Tutta l’atmosfera di Gerusalemme è strana, i passanti guardano in silenzio il velo del tempio squarciato. Gli uccelli non riempiono l’aria del loro cinguettio, tutto si è fermato perché il Salvatore sta dormendo il sonno della morte.

Ma ad un tratto il sepolcro si spalanca  e Cristo in tutto lo splendore della sua gloria irradia la nuova umanità da Lui redenta, tutto si risveglia a una vita nuova la vita dei risorti. Le pietre che chiudono le porte dei cuori vengono fatte rotolare via e ora liberi di amare possiamo accogliere la luce nuova la luce della Pasqua.

Apriamoci all’amore di Cristo, non abbiamo paura di farci amare tanto da Lui e sentiamolo sempre nostro compagno di viaggio, perché Lui ha promesso che sarà con noi fino alla fine del mondo e Lui sa mantenere le promesse.

E anche quando Gesù sembra stare in silenzio e si nasconde alla nostra fede, non facciamoci prendere dalla scoraggiamento, perché se sta in silenzio è solo per ascoltare quello che noi gli dobbiamo dire.

Santa Pasqua a tutti!!!

 

Marinella

Cristo è risorto come aveva promesso! Alleluia!

 

I due discepoli corrono al sepolcro:

Cristo è risorto, ma è ancora buio fuori e dentro di loro.

Cristo è risorto, ma c’è il vuoto dentro il sepolcro e dentro la loro testa.

Cristo è risorto, ma il cuore è appesantito ancora dalla paura.

Spesso la nostra vita di fede si trova su questo confine: da una parte la certezza che Gesù è veramente risorto; da un’altra parte, il nostro cuore, vuoto come quel sepolcro, ne percepisce l’assenza.

Siamo sul confine tra speranza e disperazione, tra il credere e il dubitare e bastano piccoli segni per farci attraversare quel confine da una parte o dall’altra, sintomo che la fede è sempre da alimentare e non è mai data per scontata.

Così ora il Signore è presenza viva nella nostra vita, ne percepiamo la sua vicinanza, il suo disegno su di noi è chiaro e possiamo intravvedere i passaggi che ci ha fatto compiere e gli eventi della nostra storia, belli e brutti, sembrano incastrarsi perfettamente grazie alla sua provvidenziale presenza; ora, invece, questa presenza viva sembra scomparire, il nostro cuore si trova violato e svuotato e i nostri occhi vedono solo assenza, ci inquietiamo e ci turbiamo. I segni che prima erano eloquenti e chiari ora sono diventati ambigui. Proprio come quella tomba vuota che dice resurrezione, ma anche furto.

Dire che Cristo è risorto non basta per far Pasqua, per oltrepassare e svincolarci da quel confine, dobbiamo aggiungere una seconda affermazione: “come aveva promesso!”.

Quella tomba vuota comprendiamo, allora, che non indica semplicemente assenza (interpretabile come resurrezione o furto), ma promessa mantenuta. La nostra fede trova forza e vigore in questo: Dio mantiene le sue promesse, la resurrezione del suo Figlio amato ne è il sigillo.

Così anche le tante promesse di vita, di amore, di gioia vera, che Dio ci fa in particolare nei sacramenti e in primis nel battesimo, Lui le mantiene! Parola del Risorto.

Allora Buona Pasqua a tutti e in particolare a coloro che sono chiamati dalla vita a compiere passaggi difficili, Dio mantiene le sue promesse!

 

don Maurizio Lucini

 



 

 

Gli auguri di Natale

 del nostro assistente

don Maurizio

e della nostra presidente Marinella.

 

 

 "I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro."

 

 

I pastori dopo aver adorato il bambino se ne tornarono alla loro quotidianità lodando e ringraziando Dio.

Quanto dobbiamo imparare da queste semplici ed umili persone, nonostante fossero  considerate dai devoti d'Israele gente impura e di poco valore.

Dopo l'incontro con il Signore, l'atteso dalle genti, il Salvatore del mondo se ne ritornano a casa poveri come prima, sporchi come prima e con i loro vestiti intrisi dell'odore di terra e di animali proprio come si erano presentati a Gesù. Non diventano più ricchi, non cambiano lavoro... al loro ritorno troveranno gli stessi problemi e le medesime preoccupazioni del giorno prima, ma... qualcosa è cambiato. Si sentono scelti, eletti, amati, la loro esistenza è stata riscattata, salvata ed ora sono pronti ad affrontare i loro giorni dando un senso alla loro vita, alle loro gioie e sofferenze, sanno vedere oltre il semplice sopravvivere e, soprattutto,   hanno visto che Dio era uno come loro, uno di loro.

Questa è l'esperienza della fede! Non è primariamente guarire dalle malattie, non è essere liberati dalle avversità, anche se è lecito chiederlo, non è diventare più ricchi, ma percepire che Dio ci accompagna, si fa uno di noi e con noi vuole trovare un senso alla nostra vita anche quando è messa alla prova ed è tribolata da ogni parte.

Credo che questa sia l'esperienza anche di quanti con una fede semplice si accostano ad un'altra grotta, quella di Massabielle. Ritornano a casa come sono arrivati, con i loro mali, le loro sofferenze e una vita complicata... ma con la certezza nel cuore: "Qualcuno" li ha ascoltati, amati, compresi e li ha aiutati a trovare nuove risorse per affrontare una quotidianità pesante e a scoprire anche un compito nuovo che arricchisce e da speranza ad una vita che prima di allora sembrava priva di ogni speranza.

 

Auguriamo a tutti di fare esperienza di un Natale così, perché solo un Natale che ci fa incontrare il Dio che si fa uomo innalza la nostra umanità a vette indicibili e ci fa riconciliare con le nostre miserie e povertà.

 

Con il cuore colmo di gioia per essere stati ascoltati, chiamati ed amati incontriamo nella grottta del nostro cuore il Salvatore.

 

Un Santo Natale a tutti.

 

 

 


 

Il magico natale lasciamolo alla Walt Disney, riprendiamoci il Natale vero, quello dei vangeli e quello che i monaci d’oriente nelle loro icone hanno voluto esprimere.

Il bambino posto nella mangiatoia è in una piccola bara in un sepolcro, profezia di ciò che avverrà. Maria è nell’atteggiamento di serbare tutte le cose nel suo cuore, in meditazione, ma anche in dialogo con i pagani Magi.

Giuseppe è preso dai pensieri e scosso dai dubbi, ben rappresentati da quel demonio che lo tenta ai suoi piedi.

L’incarnazione di Dio è evento drammatico, ma è proprio per questo che il Dio di Gesù Cristo è il Dio di tutti e non solo dei buoni, dei bravi e dei sani. Il magico natale crea solo disperati che nella loro vita concreta non vedono nessuna magia. Il Natale vero genera uomini di speranza perché nella loro vita concreta, spesso anche drammatica, scorgono la presenza di un Dio che si fa vicino e salva. È l’Emanuele, il Dio con noi.

 

Allora Buon Natale vero a tutti voi!

 

don Maurizio Lucini

(Assistente spirituale)

NATALE:

Un grande mistero d’ amore

 

Un bellissimo canto mariano dice “Quel si d’amore commosse Dio e Lei divenne la Madre Sua. E l’Infinito cambiò la storia quando Maria accolse Dio”.

Veramente la storia dell’umanità venne sconvolta da quel SI. Da quel momento il Divino si incontrò con l’umano, l’eternità con il tempo, il mistero con la fede, il male con il bene, il castigo con la salvezza.

In quella piccola casa di Nazareth, in quel grembo benedetto Dio scelse di assumere il livello più basso dell’umanità: un embrione.

Non apriamo la parentesi se l’embrione è già creatura, perché si dovrebbe affrontare tutta una discussione problematica e profondamente etica e morale.

Ma dal momento che Dio scelse di assumere quella natura proprio cominciando dalla prima forma che prende la creatura umana vuol dire che in essa è già insito il geme della vita.

Dopo quel Si d’amore il MISTERO avvolse quelle mura; quel MISTERO che può essere penetrato dalle anime solo grazie alla luce della fede; il MISTERO che nei secoli tante menti hanno cercato di spiegare dando risposte razionali ma senza averne trovato alcuna che lo può racchiudere o riassumere.

Dio è il totalmente altro, è l’Amore totale, quell’ amore che quanto pervade la tua vita e la tua anima la cambia e la avvolge di tenerezza infinita, tenerezza che a volte diventa pungente e può farti soffrire, quando sempre e solo per amore Dio ti correggere per riportarti sulla giusta strada.

Dio è quel MISTERO che vuole essere scoperto e conosciuto dai suoi figli, per questo si è incarnato in Gesù per rivelarsi a noi e costruire una umanità nuova: l’umanità dei redenti.

In quella piccola casa di Nazareth in quella notte apparentemente normale anche il demonio ha tremato davanti ad una decisione così inaspettata di Dio: farsi uomo.

Tutto questo e molto, molto di più è il Natale, allora abbandoniamo le parole, i problemi della vita quotidiana facciamo silenzio nelle nostre menti e nei nostri cuori e lasciamoci totalmente invadere dal MISTERO perché in LUI possiamo capire il Mistero che siamo noi.

Con gli auguri di un Natale speciale.

 

Marinella Oneta

(Presidente)

 



"La Pasqua che ogni anno viviamo sia sempre per tutti noi un passaggio, un andare oltre i nostri limiti, le nostre paure, i nostri peccati.....solo attraversando il Mar Rosso possiamo entrare nel deserto che ci porterà alla terra promessa. Non dobbiamo temere: non siamo soli in questo cammino... Dio ci precede e stermina i nemici per noi.......solo dobbiamo affidarci a Lui come fece il buon ladrone sulla croce. Solo così risorgeremo....usciremo dalla mediocrità della vita e incontreremo il Risorto, portatore di pace e d'amore."

 

Don Franz

 



SANTA PASQUA 2013

 

"In questa Quaresima, il Signore ha parlato al mondo con un linguaggio forte, attraverso avvenimenti importanti. L’11 febbraio nella festività dedicata all’ apparizione della Santa Vergine a Lourdes, il Santo Padre Benedetto XVI annunciava la sua decisione di lasciare il soglio di Pietro e di ritirarsi nascosto in Dio a pregare per la Santa Chiesa. Questo grande gesto ha lasciato sbigottito il mondo intero, le coscienze e gli animi sono stati scossi, perché con questa grande lezione di umiltà Papa Benedetto ci ha fatto capire che non sono gli uomini a guidare la Chiesa, ma è il Signore. Dio Padre si serve di uomini anche deboli per manifestare la sua azione. Il giorno 13 marzo veniva eletto successore di Pietro Papa Francesco. Il nome annunciato riassume il programma che Dio gli ha messo nel cuore per condurre la Chiesa in questo momento storico così difficile. Papa Francesco guidato dallo Spirito Santo sta attirando i cuori con il suo comportamento e con le sue parole, semplici ma dirette.

E tutto questo non a “caso” è avvenuto proprio nell’ anno della fede. Sicuramente tutto questo fa parte del disegno di salvezza.

 

Il Signore vuole aiutarci attraverso questi avvenimenti a ripensare fortemente al nostro modo di essere cristiani, a guardare la nostra fede, se è rimasta un seme che è stato innestato in noi nel Battesimo, oppure se sta diventando una pianta che avvolge tutta la nostra anima e la nostra vita. E’ arrivato il tempo di destarci dal sonno spirituale e di prendere la decisione seria da che parte stare; se lasciarci condurre dalla mentalità consumistica di questo mondo o di fare in modo che la celebrazione di santi misteri nella Santa Messa diventino la nostra vita e la nostra vita un altare sul quale celebrare le opere che compiamo. Non mi dilungo ulteriormente perché mi conosco e comincerei a scrivere e scrivere.....

 

Questa Santa Pasqua ci aiuti ad effettuare questo “passaggio” dalla morte alla vita, dalla schiavitù dei nostri peccati alla libertà dei figli di Dio, ci faccia spalancare i sepolcri dei nostri cuori per far entrare la luce della Risurrezione. Essere dei Risorti ma ci pensate a cosa significa questa parola!!!!!!!Solo così questo anno della fede darà frutti nella nostra vita spirituale facendoci diventare quelle pietre vive delle quali ha bisogno la Chiesa.

Con i più sentiti auguri."

 

Marinella


Gli auguri per il Santo Natale del nostro assistente don Franz Tabaglio e della nostra presidente Marinella Oneta!

 



"Carissimi , anche quest'anno possiamo cantare: E' Nato per noi un bambino......e per questo dobbiamo ringraziare il Signore della vita che ci permette una così grande grazia...

Il Signore della vita nasce ancora tra noi uomini per donarci ancora il Suo amore, il Suo calore e la Sua salvezza. Non perdiamoci tra cose vane e inutili e fissiamo il nostro sguardo su Lui, il nostro Dio e salvatore. Apriamo il nostro cuore e accogliamoLo con tutto l'amore che possiamo......e accogliamoLo anche nei nostri fratelli più bisognosi.....A tutti un buon e sereno Natale e che la pace del Signore regni nei vostri cuori."


Don Franz

"Cari Amici ci stiamo avvicinando alla notte più luminosa dell’anno, la notte di Natale.

La notte nella quale la luce è venuta a sconfiggere le tenebre. Nel Vangelo di San Giovanni si legge che le tenebre non hanno accolto la luce, non siano così i nostri cuori; ma siamo coloro che vedono la “gloria dell’Unigenito pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).

Allora facciamo in modo che l’avvenimento del Natale invada la nostra anima e la nostra vita, sentiamoci protagonisti di esso, seguiamo la stella e rechiamoci come i pastori ad adorare in quella stalla quel prodigio che si è compiuto di un Dio che si è fatto uomo per scendere tra noi e salvarci.

Ammiriamo con stupore e con immensa meraviglia quel “Verbo che si è fatto carne” in un piccolo bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia, che pur così piccolo irradia già di tanta luce e gioia il mondo.

Cantiamo con gli angeli il nostro inno di gloria e come i magi depositiamo i nostri doni: la nostra vita, la nostra fede ed il nostro cuore.

Adoriamo quella donna che ricoperta dalla potenza dell’Altissimo è diventata Madre dell’Altissimo, quella donna che grazie al suo sì e serbando nel suo cuore un grande mistero, contempla il Suo Dio in suo Figlio.

Adoriamo San Giuseppe quello sposo che non ha voluto ripudiare la propria sposa, lasciandosi così anch’egli avvolgere dal grande mistero che ora contempla davanti ai suoi occhi.

Nella liturgia della Santa Messa della notte e del giorno di Natale lasciamoci invadere dalle stupende letture e facciamole penetrare in noi, così gusteremo la gioia di quel momento e quel mistero e comincerà a diventare chiaro agli occhi della nostra anima.

Solo nella Chiesa possiamo essere protagonisti del Natale; la Chiesa corpo mistico di Gesù può generare figli alla fede.

Prego affinché tante persone si rechino alla Santa Messa in queste feste, si accostino al sacramento della confessione e della Santa Comunione e allora la gioia del Natale sarà piena perché con la confessione entrerà nei cuori la grazia e nella Santa Comunione Gesù stesso diventa noi.

Coni più sentiti auguri a tutti Voi e alle Vostre famiglie."

 

Marinella



"Cristo è risorto veramente, Alleluja"

 

Ancora una volta nella notte della vita e della morte si alza questo grido.... Il signore della vita non ha tradito ed è vivo. Non chiudiamo gli occhi e il cuore e lasciamoci incontrare dall'Amore di Dio che tutto cambia. Isaia ce lo aveva ricordato: Ecco faccio nuove tutte le cose!

Buona Pasqua allora e buon inizio di un cammino serio e profondo di rinnovamento della nostra esistenza.

don Franz


Cari Amici, Amiche potevo forse non ricordarmi di Voi nella festa liturgica più importante dell'anno.

La Santa Pasqua è la festa che ci viene a risvegliare dal sonno della morte che viene a gridare ai cuori tutto l'amore e la misericordia che Dio Padre ha avuto perl'umanità nel suo Figlio Gesù Cristo.

Tendiamo i nostri orecchi ad ascoltare le bellissime parole che la liturgia di questa notte ci proporra ed apriamo i nostri cuori perchè esse scendano in noi e ci facciano veramente ripartire in modo serio nella nostra esperienza di fede.

 

CRISTO E' RISORTO!

Questo sia il grido che noi facciamo con la nostra vita. La nostra vita sia vermente una vita da risorti perchè Gesù questa notte verrà ed aprirà i sepolcri delle nostre morti che quotidianamente ci tengono rinchiusi e ci darà il potere di uscire trasformati.

Allora coraggio questa speranza e questa gioia siano veramente contagiose e ci diano l'entiusiamo di desiderare una vita in Cristo.

Marinella

 

"Coraggio, fratello"
Coraggio, fratello che soffri.
C’è anche per te una deposizione dalla croce.

C’è anche per te una pietà sovrumana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...

Coraggio.  Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.

Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,

la terra riacquisterà i suoi colori e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

Don Tonino Bello


        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Cari Amici/Amiche non posso di certo farmi mancare un'occasione unica come quella di rivolgere a tutti voi che visiterete questo sito i miei più sentiti auguri unitamente a quelli di tutti gli amici che fanno parte dell' Unitalsi, per un 2012 pieno di benedizione e grazie del Signore.
L'Unitalsi è una grande famiglia ove ognuno di noi si sente accolto per quello che è, con i propri pregi i propri difetti, le sue virtù ma anche i propri peccati. E' il luogo dove nessuno di noi può giudicare l'altro, in quanto nostro fratello amato dal Signore.
E' vero che in ogni famiglia ci deve anche essere la correzione fraterna e questo lasciatemelo dire, è un grande dono, ma la correzione va fatta con tanta misericordia quella stessa misericordia che Dio Padre usa con ciascuno di noi tutte le volte che ci viene a risollevare facendoci sentire amati ancora più di prima.
Auguro a tutti un 2012 dove ogni attimo, ora, giorno, settimana, mese, sia un tempo pieno della presenza di nostro Signore e di attenzione e amore verso i nostri fratelli.
Per aiutarci a meditare vi riporto una bellissima poesia di Madre Teresa di Calcutta, Lei si che sapeva come valorizzare il tempo:

 

Trova il tempo..

 

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.

Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell'eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E' la fonte della saggezza
E' la strada della felicità
E' il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità

 

Marinella Oneta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Caro Amico/Amica,

finalmente anche l’Unitalsi Sottosezione di Cremona, possiede il suo sito e questo grazie al prezioso lavoro di alcuni volontari che colgo l’occasione per ringraziare di cuore.

Abbiamo voluto creare questo spazio, nel vasto mondo virtuale di internet, non per copiare gli altri e nemmeno per dire: “ci siamo anche noi”, ma per trasmettere a tutti coloro che si collegheranno le sensazioni e le emozioni che noi, che facciamo parte dell’Associazione Unitalsi, abbiamo nel cuore, e per “contagiare” anche te con la passione di servire Cristo Signore e la Chiesa nelle sue membra più sofferenti ma che più ti sanno trasmettere l’amore di Dio.

Non voglio tediarti con le mie parole perché quello che leggerai sarà molto più interessante ed intenso, pertanto termino questo breve saluto cogliendo l’occasione per porgere gli auguri più sentiti per vivere un Natale che non sia solo la celebrazione di una Festa, ma una occasione che ci sproni a spalancare il cuore a Cristo per poterlo far nascere dentro ognuno di noi.

Allora ogni giorno sarà Natale come dice Madre Teresa di Calcutta in questa bellissima preghiera:

 

 

" E' Natale ogni volta

che sorridi a un fratello

e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta

che rimani in silenzio

per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta

che non accetti quei principi

che relegano gli oppressi

ai margini della società.

E’ Natale ogni volta

che speri con quelli che disperano

nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta

che riconosci con umiltà

i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta

che permetti al Signore

di rinascere per donarlo agli altri."

                               

AUGURI E GRAZIE!

 

Marinella Oneta